I campioni sportivi che, nel 2021, arriveranno in Sardegna per disputare tornei internazionali o campionati nazionali, dovranno mettere in agenda anche una giornata da dedicare alla scoperta dell’Isola. Una passeggiata tra le montagne o lungo le coste sarde, un pranzo tipico in agriturismo: appuntamenti extra-sportivi che, presto, diventeranno uno dei punti dei bandi regionali. Ad annunciarlo è l’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa: “Sto apportando alcuni cambiamenti ai regolamenti per i bandi destinati ai grandi eventi sportivi. Tutti quelli che parteciperanno a campionati mondiali o nazionali dovranno essere portati nel nostro territorio dagli organizzatori, per degustare i nostri prodotti negli agriturismi o fargli vedere le coste, a seconda del periodo. È un investimento, per far capire agli sportivi che possono venire in Sardegna e innamorarsi, ritornando con le loro famiglie e i loro amici. Una giornata non solo dedicata allo sport ma anche alla conoscenza del territorio e dell’ambiente. La Regione farà la sua parte, metterò una quota in più nell’organizzazione, gli organizzatori dovranno certificare questo tipo di investimento”. Insomma, una mini vacanza a costo zero per cercare di creare quell'”indotto” tanto caro all’assessore Chessa.
È anche una mossa, ulteriore, per cercare di ripartire dopo l’emergenza Covid, che forse ci sarà ancora nel 2021? “Sono ottimista, non credo che duri, me lo auguro per tutti i sardi e per il mondo. Noi ripartiremo, bisogna programmare tutto e non farsi trovare impreparati, per riportare i turisti. L’economia passa anche per i gradi eventi, tutti quelli che vengono per fare sport sono presenze. In questi giorni abbiamo 1500 persone a Cannigione per il triathlon, per il tennis a Pula avremo altre cinquecento presenze e il padel e il ju-jitsu abbiamo avuto mille persone, a turno, per dieci giorni, rimaste a Cagliari. Piccoli numeri”, osserva Chessa, “che, messi insieme, danno economia”.









