Attoniti, straziati dal dolore per la morte improvvisa di Adriano Vacca, il 52enne, che ha perso la vita domenica notte nel tragico incidente stradale tra Macchiareddu e Capoterra. Parenti e amici stretti hanno trovato il loro amato nella camera mortuaria del cimitero di Capoterra in condizioni sanitarie più che precarie.
Non potevano credere ai loro occhi. “L’odore è ammorbante, il locale sporco, per terra ci sono anche le formiche ed escrementi di animali. Le due celle frigorifere presenti sono sudicie con ancora vecchio sangue e chissà quali altri fluidi”. A denunciare la tragica situazione – corredata da foto che non lasciano spazio all’immaginazione – è Cristian Pibia, il nipote.
Non basta lo strazio per la morte improvvisa dello zio, insieme ai suoi familiari, sta assistendo a una scena che mai avrebbe lontanamente immaginato nel peggiore dei suoi incubi. “Il locale è piccolo e senza aria condizionata, mio zio dentro la bara aperta e il sole che batte in viso. I condizionatori non esistono e c’è molto caldo. Per terra di tutto. Abbiamo chiamato anche i Nas”.
Sul posto in questi minuti anche la polizia municipale. “La soluzione che ci è stata indicata al momento è di pulire il piano della cella dove dovrà passare la notte mio zio, il resto- per stasera – rimarrà così. Tra lo sporco e le formiche. Stiamo vivendo un doppio incubo. Domani dicono che puliranno” – racconta ancora incredulo il nipote.










