Le urla strazianti della mamma hanno distrutto il cuore di chi ha udito il dolore, esternato, da una donna che ha visto morire il suo bambino durante una partita di calcio. La porta è crollata, questo è un dato certo, e ha colpito in pieno il bambino che, in pochi minuti, ieri ha smesso di inseguire la palla da calcio e i suoi immensi sogni, quelli di una vita da vivere in pieno. Un dramma che ha investito tutta la Sardegna, la morte del piccolo ha scosso tutti perché è impensabile che, al giorno d’oggi, possano accadere fatti simili.
In paese si festeggia, in programma un concerto dove Fedez è l’ospite d’onore. Nessun rinvio, però, “visto il gran flusso di persone, gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l’evento in programma per ragioni di ordine pubblico” ha cominciato il sindaco Marco Peralta.
“La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile.
Le parole servono a poco.
È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione.
Oggi la nostra Comunità è stata colpita da un’immane tragedia: un piccolo angelo, Gioele, non è più tra noi.
Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio.
L’amministrazione comunale si stringe intorno alla Famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo”.
Parole di conforto e lutto che stonano con l’evento non rinviato, decine di commenti, infatti, accompagnano il post del primo cittadino. “La morte è una tragedia, se poi riguarda un bambino non c’è scusa che tenga nel sospendere un concerto” si legge.
“Appunto, sarebbe stato il momento del silenzio”.











