Il grande cuore dei lettori Casteddu Online: tante cannule per la piccola Gaia di Capoterra, diabetica insulino dipendente, dopo l’appello lanciato dalla mamma Veronica Garau. “Mi sono state spedite anche fuori dalla Sardegna, grazie di cuore a tutti”.
Qualche giorno fa i genitori della piccola di tre anni a Casteddu Online hanno raccontato la grande difficoltà che devono affrontare quasi quotidianamente: “Abbiamo finito la fornitura delle cannule per l’insulina, se qualcuno ne ha in più ci aiuti”. https://castedduonline.it/abbiamo-finito-la-fornitura-delle-cannule-per-linsulina-se-qualcuno-ne-ha-in-piu-ci-aiuti/
Sono delle cannule speciale che servono per la piccola, diabetica dall’età di un anno, e che molto spesso devono essere sostituite prima del previsto poiché “ad un certo punto, si bloccano, si tappano. Io me ne accorgo perché la bimba va in iperglicemia, il valore sale a oltre 400, e la situazione ovviamente è pesante”.
Centinaia le condivisioni dell’appello dei genitori di Gaia e la solidarietà non si è fatta attendere: “Grazie pubblicamente a chi ha letto il mio appello per le cannule di mia figlia e non si e girato dall’altra parte ma, anzi, ha fatto il possibile dicendomi “tieni non è tanto ma lo divido con te” e ha messo le mani avanti anche per il futuro dicendomi che se ne avessi avuto bisogno potevo contare su di loro. In un periodo così difficile per tutti mi ha fatto un immenso piacere sentire tanta solidarietà. Grazie anche alla farmacia territoriale che si e messa in contatto con me preoccupandosi per l’accaduto”.
Le cannule sono state consegnate sia a mano che spedite dalla Sardegna e due persone hanno contribuito anche da oltre mare: “Chi un paio e chi anche 2 scatole intere e un signore gentilissimo mi ha spedito 3 scatole intere che mi arriveranno questa settimane.
Ho rimborsato la spedizione e una ragazza addirittura non ha voluto neppure quella. Alcuni mi hanno chiesto anche se avessi bisogno di altro materiale oltre le cannule ma i sensori sono una parte un po’ più tosta.
Sono rimasta colpita da quante persone si sono rese disponibili anche se le cannule non erano quelle e anche chi non aveva neanche per se, si è prodigato a darmene anche solo una”.
Gesti che riscaldano il cuore, insomma, soprattutto in questo periodo caratterizzato da incertezza e preoccupazione.












