Si cerca la pace ma si innesca odio: le polemiche legate al conflitto in Medio Oriente e alla vicenda della Flotilla irrompono nel consiglio regionale sardo, accendendo lo scontro politico grazie al post di Valdo Di Nolfo, eletto con la lista Uniti per Todde, dunque esponente della coalizione che governa la Sardegna guidata dalla 5 stelle Alessandra Todde, che in una storia sui social ha pubblicato la foto della premier Giorgia Meloni, con la faccia sporca di sangue, accompagnata dalla scritta: “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre e sono complice del genocidio”.
Parole che hanno subito provocato la dura reazione di Fratelli d’Italia. Il capogruppo Paolo Truzzu ha definito l’iniziativa “un atto grave e inadeguato per un rappresentante delle istituzioni”, accusando Di Nolfo di utilizzare “un linguaggio indegno” e chiedendo a presidente Todde e centrosinistra di prendere le distanze da quelle dichiarazioni.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del consiglio regionale, Piero Comandini, esponente del Pd e dunque alleato della Todde, che ha espresso “profondo rammarico” e ha invitato tutti i consiglieri a evitare derive verbali. “Il Consiglio – ha ribadito – deve restare luogo di democrazia e rispetto, non di offese e insulti”.











