“Abbiamo scritto a Foti, Ministro per gli Affari Europei, la Coesione e il PNRR, per interessarsi alla nostra situazione professionale da cui dipende il rispetto del nostro lavoro e il futuro delle nostre famiglie: non lasciate sguarniti i territori senza di noi”.
Così i funzionari precari Ministeriali del PNRR in servizio presso i Comuni italiani.
Il Comitato precari Funzionari FG–FT con Partita IVA dei Comuni sardi ha inviato una nota ufficiale al Ministro per gli Affari Europei, la Coesione e il PNRR e al suo Ufficio legislativo, chiedendo la proroga dei contratti fino al 2029 e l’avvio di un percorso di stabilizzazione.
“Siamo stati selezionati dal Ministero stesso tramite procedura pubblica e concorsuale su INPA, e operiamo come funzionari in servizio presso i Comuni, garantendo presidio tecnico, rendicontazione e continuità amministrativa per l’attuazione del PNRR. I nostri contratti scadranno il 31 dicembre 2026: senza proroga e stabilizzazione, i territori rischiano di rimanere sguarniti, i progetti PNRR di perdere efficacia e migliaia di famiglie (le nostre) si troveranno in grave difficoltà”, evidenzia il Comitato.
Portavoce di una problematica nazionale è il Comitato sardo, che si esprime a nome di tutti i colleghi delle altre regioni, perché la questione ha ormai rilevanza nazionale: senza proroga e stabilizzazione, migliaia di famiglie in tutto il Sud Italia rischiano di trovarsi in grave difficoltà e i progetti PNRR di perdere efficacia.
La Sardegna, in quanto Regione a statuto speciale, avrebbe già gli strumenti per stabilizzare i funzionari FG–FT, “e per questo da diversi mesi stiamo cercando di coinvolgere e sensibilizzare maggioranza e minoranza consiliare in Regione dato che conoscono la nostra situazione, provenendo e rappresentando gli stessi territori in cui noi lavoriamo, ma ora è necessario un intervento coordinato del Ministero per garantire uniformità e giustizia su tutto il territorio nazionale.
I Sindaci hanno espresso forte preoccupazione, poiché non dispongono di personale interno preparato con le nostre competenze, e contano sul nostro lavoro per garantire la tenuta dei progetti. La continuità del nostro servizio è quindi essenziale non solo per l’Italia, ma anche per il rispetto degli impegni assunti a livello europeo (Strasburgo e Bruxelles)”.
“Pur ribadendo la dimensione nazionale del problema, sottolineiamo che la Sardegna, in quanto Regione a statuto speciale, avrebbe già gli strumenti per stabilizzare i funzionari FG–FT. È quindi urgente che il Ministero e le istituzioni regionali si assumano la responsabilità di garantire continuità e stabilità a chi oggi sostiene i Comuni nella gestione del PNRR”, proseguono i rappresentanti del Comitato sardo.
Un appello infine: “Mettevevi una mano sulla coscienza: dietro ad ogni funzionario c’è una famiglia, un mutuo, responsabilità quotidiane che vivono grazie al nostro lavoro. La stabilizzazione non è solo un atto giuridico e amministrativo, ma una scelta di giustizia sociale e di tutela delle comunità.
Ringraziamo il Ministro per l’attenzione e la sensibilità che vorrà riservare a questa richiesta. Restiamo disponibili per un incontro o un momento di dialogo, anche tramite email, o call online per illustrare nel dettaglio la situazione e condividere proposte operative”.











