“Il caso di Danilo Cancedda a “Chi l’ha Visto”: “Non si è ucciso, si voleva sposare”. La famiglia ripercorre le ultime ore di vita del vigilante trovato morto a Santa Gilla, tanti i dubbi emersi che rafforzano la tesi dei cari che puntano il dito contro “chi sa e non parla”. “Era innamorato, aveva comprato l’anello di fidanzamento e si sarebbe sposato con la compagna il 21 giugno”. E invece il 13 febbraio è stato rinvenuto cadavere tra le sterpaglie a due passi dallo stagno e dal centro commerciale dove era parcheggiata la sua vettura. Portafoglio e telefono erano stati lasciati a casa, sul letto, pronti per essere ripresi assieme a quell’anello che doveva dare alla donna con la quale sarebbe convolato a nozze. L’ultimo messaggio era diretto a lei, “cuore” la chiamava, che, con voce tranquilla, serena, le aveva indicato di passare a casa dell’ex compagno della mamma che aveva deciso di regalargli le fedi per le nozze. E poi sarebbe andato da lei. Chissà per quale motivo invece si è diretto a Santa Gilla e poi a piedi si è addentrato nella vegetazione circondata da rifiuti. Con una cintura di sicurezza, tagliata, di una macchina è stato trovato il corpo dell’uomo. Gambe piegate, “il segno di una impronta di scarpa all’altezza del ginocchio e delle macchie nella parte posteriore dei pantaloni della divisa da lavoro” spiega la mamma di Danilo. Non soffriva di disagi psichici ha inoltre precisato l’esperto e, altro punto che desta sospetti, aveva indosso una cuffia che usava per pulire il vetro della macchina e gli occhiali da sole.
Non solo: il ritrovamento del corpo è stato in seguito a una telefonata anonima che ha avvisato i vigili del fuoco di un principio di incendio dietro il centro commerciale, proprio a pochi passi dal corpo dell’uomo. Il caso è aperto, si indaga per istigazione al suicidio, e rimane il dolore di una famiglia che ha perso il figlio, il fratello, il padre, il fidanzato, perché Danilo era tutto questo e amava tantissimo le sue donne che chiedono a gran voce di conoscere la verità che ha strappato l’uomo alla vita.
Non solo: il ritrovamento del corpo è stato in seguito a una telefonata anonima che ha avvisato i vigili del fuoco di un principio di incendio dietro il centro commerciale, proprio a pochi passi dal corpo dell’uomo. Il caso è aperto, si indaga per istigazione al suicidio, e rimane il dolore di una famiglia che ha perso il figlio, il fratello, il padre, il fidanzato, perché Danilo era tutto questo e amava tantissimo le sue donne che chiedono a gran voce di conoscere la verità che ha strappato l’uomo alla vita.