Consulenze e incarichi, assegnati a più persone, seguendo l’appartenenza ad una loggia massonica. È questa l’ipotesi che ha portato la Procura di Cagliari ad accendere i fari sul Comune di Pula, dopo le intercettazioni ambientali e soprattutto il sequestro, un anno fa, di molti fascicoli e documenti da parte degli agenti della squadra mobile di Cagliari. Il pm Andrea Vacca ha iscritto nel registro degli indagati 3 persone, ma non si conoscono ancora le ipotesi di reato. Come riportato da L’Unione Sarda, le indagini sono partite undici mesi fa, a ottobre 2021: a finire tra le mani dei poliziotti delibere, atti e determinazioni dei dirigenti anche vecchie di dieci anni. Un malloppo di carte che, poi, sono finite sotto gli occhi del pubblico ministero. L’inchiesta è arrivata alla fase finale, solo nei prossimi giorni si saprà se il pm vorrà procedere, o meno, alle incriminazioni. Un aiuto alle indagini potrebbe essere arrivato anche da alcune cimici, piazzate dagli investigatori per un’altra indagine e trovate, per caso, da alcuni operai che stavano sostituendo delle lampade nell’ufficio dei Lavori Pubblici, il dieci dicembre 2020.
Ciò che è certo è che il magistrato vuole fare piena chiarezza sulle spese fatte dal Comune di Pula negli ultimi anni. In azione c’è anche la polizia del capoluogo sardo, guidata dal dirigente della squadra mobile Fabrizio Mustaro.











