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Ha confessato di aver ucciso suo zio e ha fatto ritrovare l’arma del delitto Giancarlo Fonsatti, detto Renato, crollato dopo ore di interrogatorio. L’uomo, 55 anni, per il delitto ha usato un grosso coltello da cucina e l’ha poi buttato nel canale di Santa Giusta. Ha colpito suo zio Paolo, 73 anni, ex sottufficiale dell’esercito, persona molto nota ad Arborea e impegnato in prima linea nel volontariato. Le indagini sono state condotte dai carabinieri, sotto il coordinamento del procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso. Resta da chiarire il movente dell’omicidio, che potrebbe essere avvenuto al culmine di una lite per questioni di soldi. Giancarlo Fonsatti è accusato di omicidio volontario: era stato lui stesso a dare l’allarme subito dopo l’omicidio, raccontando di una banda di rapinatori incappucciati che si erano introdotti in casa dello zio in una frazione di Arborea. Lui stesso era rimasto ferito a una mano, e aveva raccontato di essere stato colpito durante la colluttazione con i fantomatici malviventi. Ma i sospetti degli inquirenti si erano subito concentrati sull’uomo: ricoverato in ospedale, era rimasto piantonato dai carabinieri. Una volta dimesso, l’interrogatorio e la confessione.