Abilitazione speciale per esercitare il mestiere di guida turistica in cinque siti cagliaritani.
Il Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato l’elenco dei siti cagliaritani di particolare interesse e della Sardegna per i quali le guide turistiche autorizzate dovranno uscire da un esame di abilitazione che sarà bandito dalla Regione probabilmente entro il 2016.
Questo in ottemperanza alle disposizioni dell’Unione Europea che prevede appunto che nei siti di particolare interesse storico, artistico e archeologico per esercitare il mestiere di guida occorra una specifica autorizzazione.
Ciò vuol dire che nei seguenti siti cagliaritani che sono stati scelti Museo Archeologico Nazionale, Museo Etnografico Regionale , Necropoli Punica di Tuvixeddu, Orto Botanico e Pinacoteca Nazionale potranno esercitare il mestiere di guida solo coloro che supereranno l’esame che sarà bandito dalla Regione per il quale sarà necessario avere una laurea.
Da segnalare anche che nell’hinterland cagliaritano sono stati scelti i seguenti siti: Quartucciu, Tomba dei Giganti dei Is Concias (errato nell’elenco del Ministero indicato come Is Concas) e necropoli di Pill’e Matta; Quartu, nuraghe Diana; Pula, l’area archeologica di Nora e il Civico Museo Archeologico.
“Sembrano scelte più di tipo politico che non prendono in considerazione il reale valore storico e archeologico” ha sottolineato Roberto Copparoni presidente dell’associazione Amici di Sardegna “Non si conosce in base a quale elementi siano stati scelti questi siti dalla Regione. La Sardegna ne ha circa 20 mila tra beni archeologici storici e paesaggistici e ne sono stati scelti sono 129. Mancano Bosa, Pani Loriga, l’Anfiteatro Romano di Cagliari e Monte Sirai: bastano questo nomi per capire come quell’elenco sia altamente incompleto.”
Quindi da qui si desume che i siti esclusi a Cagliari come l’Anfiteatro, le torri dell’Elefante e di San Pancrazio, la Villa di Tigellio, la Grotta della Vipera e il Castello di San Michele, per esempio, non siano siti di particolare interesse. La Regione ha suggerito al Ministero i siti cagliaritani, ma anche quelli di tutta la Sardegna, 129 in totale, e non si capisce in base a quali criteri ne abbia trascurato tanti importanti da far pensare al solito pressapochismo in considerazione che un paese come Arzachena, per esempio, ha ben 7 siti ritenuti di particolare interesse, quindi più di Cagliari, mentre a Carbonia è stato escluso Monte Sirai e in provincia di Oristano Bosa non esiste.
Ora in Italia, si sa, anche le cose semplici diventano complicate e difficili e così è successo anche che invece di usare le guide turistiche già iscritte in tutte le Regioni negli appositi registri (oltre 2 mila solo in Sardegna) che con un apposito aggiornamento sui quei siti scelti avrebbero potuto esercitare tranquillamente il loro mestiere, si sia creata altra burocrazie e altre guide. Dunque alle tante guide cagliaritane e sarde attualmente in attività rimangono per esclusione i siti non compresi nell’elenco come contentino dopo che i principali saranno assegnati alle nuove guide. Questo sempre a scanso di sorprese e interpretazioni che le leggi sibilline italiane di sovente . nascondono











