Scopre di essere positivo al Coronavirus il 31 dicembre. Un Capodanno rovinato totalmente per Tiberio Rundeddu, pensionato di 63 anni di Selargius. Il diciassette gennaio la “liberazione” col secondo tampone: “Negativo”. E lui, dopo tre mesi, corre a fare il vaccino: “AstraZeneca, all’hub di Quartu. Mi è bastata, come da legge, solo una dose. Dopo poco tempo mi è arrivato il green pass, ma da fine giugno non è più valido, risulta inattivo”. E per l’uomo inizia un nuovo ed inaspettato calvario: “Ho chiamato tutti i numeri dell’Ats, sono andato in via Piero della Francesca e da lì mi hanno rimbalzato all’Igiene Pubblica di Cagliari dove mi è stato detto di rivolgermi all’hub quartese”. Detto, fatto: “Sono ritornato lì, c’erano anche altre persone che lamentavano lo stesso problema. Hanno provato e riprovato a riattivare la certificazione verde, ma nulla. Addirittura mi hanno consigliato di fare la seconda dose del vaccino, ma siamo fuori dal mondo? A me ne basta solo una, come dice la legge. Non sono carne da macello”.
Ora, però, i problemi sono vari: “Avevo prenotato per fine agosto in un centro termale, devo andare lì per fare i fanghi curativi. Senza il green pass non posso andarci, e non posso nemmeno fare tutta un’altra serie di cose. Chiedo che l’Ats, o chi è deputato a farlo, risolva quanto prima il mio problema, sennò rischio di perdere cure. Anche due mie sorelle, guarite dal Covid e vaccinate, hanno il mio stesso problema”.











