Il Covid è entrato nella sua vita, e in quella dei suoi cari, a inizio aprile 2021: “Abbiamo avuto un contatto con una persona positiva, ci siamo fatti tutti i tamponi per scrupolo, pagandoli. Io sono risultata contagiata, asintomatica, sino al primo maggio, mio marito ne è uscito dopo 15 giorni, e sono risultati positivi anche i nostri due figli, entrambi minorenni”. Poi, la guarigione e la liberazione.
Ma, per Giulia (il nome è di fantasia per tutelare i minori), imprenditrice 44enne di Cagliari, è stato solo passare da un incubo ad un altro. La donna non ha ancora ottenuto il green pass per potersi spostare e fare tutto ciò che vuole fare: “L’ho chiesto già da un mese, ma nei siti ufficiali non mi danno la possibilità di avere il documento. Inoltre, chiedono anche un certificato di guarigione, ma io non l’ho mai ricevuto”, lamenta la donna. “Nei portali ti rimandano, ad un certo punto, ad una scheda vuota. Insomma, mi sento cornuta e mazziata: il Governo parla di green pass per entrare nei ristoranti al chiuso e nelle palestre, io che voglio fare una vacanza all’estero per rilassarmi devo restare qui in Sardegna a farmi le ferie”.
La 44enne racconta di essersi rivolta, più volte, “sia all’Ats sia al mio medico di famiglia. Nessuno, però, sa dirmi cosa devo fare. Intanto, i vaccinati stanno ricevendo il green pass. Mia cognata l’ha avuto sabato scorso, subito dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino, un mio fratello che vive nel nord Italia ha battuto il Covid e ha già ricevuto un sms con il codice per scaricare il documento. Io, invece, nulla”.












