La rabbia dei cittadini di Sant’Elia per il mancato voto al referendum, nel giorno in cui il sindaco in piena campagna elettorale ha partecipato a uno spettacolo nel quartiere. Sa cercare voti, mentre i cittadini si sentivano però scippati di un diritto essenziale: il voto. Rosalba Meloni, abitante del quartiere, non ci sta: “Sono una cittadina di Cagliari che, passando per via Schiavazzi, nel quartiere di Sant’Elia, ha visto come si può ostacolare la manifestazione del diritto di voto anche con una banalecomunicazione di ‘inagibilità’ di una scuola, in questo caso della scuola primaria ” N.Loy”.
La comunicazione ai cittadini di due grossi quartieri, Sant’Elia e San Bartolomeo,è stata data dal sindaco di Cagliari tramite un avviso, datato 15/04, attaccato sul cancello sprangato della scuola; nessun preavviso prima! ovviamente questo avviso è stato letto dagli abitanti solo nel momento in cui il 17/04 si sono recati a votare.
Quali sono state le reazioni dei potenziali votanti? Rabbia per non essere stati informati e per trovarsi, alcuni, nella impossibilità di usufruire di un loro diritto, quello al voto. Parlo di giovani ma anche di cittadini anziani, di alcuni con difficoltà a deambulare o semplicemente di chi, non avendo una macchina, non poteva avvicinarsi ad un seggio posto ad alcuni chilometri di distanza ed in un altro quartiere, quello di La Palma.
Mi chiedo : non si potevano avvisare i cittadini tramite i numerosi mezzi di comunicazione?
Oppure, non si poteva spostare la sede elettorale a qualche metro di distanza da via Schiavazzi utilizzando altre strutture pubbliche presenti nel quartiere? O ancora, non si potevano mettere a disposizione dei votanti dei mezzi pubblici, macchine o poolman, che li potessero accompagnare nella sede di La Palma?
Credo che sarebbe stato indispensabile trovare una alternativa perchè diverse persone, anche solo in quanto si sono sentite discriminate o perchè realmente impossibilitate, non hanno votato.
In questo modo, forse semplicemente per leggerezza, spero non per dolo, si è impedito ad alcuni cittadini cagliaritani di espletare un loro diritto”.