Il “granaio della droga” nel cuore della Sardegna, stroncato business da 8 milioni: cinque in manette

Seicentonovanta chili di marijuana, 15 e mezzo di polline di cannabis e 2400 di canapa, tutto nascosto in due capannoni e un silos. I carabinieri scoprono tutto nella Planargia, sgominata banda di spacciatori: tutti i dettagli


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I carabinieri della compagnia di Macomer, insieme ai colleghi delle Stazioni di Suni, Bosa e Montresta, supportati dallo squadrone dei Cacciatori di Sardegna di Abbasanta, hanno arrestato cinque persone, tutte accusate di produzione, detenzione e spaccio di droga. 689,522 chili di marijuana, 15,5 di polline di cannabis e 2400 piante essicate di canapa, più tutto il materiale per il confezionamento della droga e lampade e ventole per una serra indoor, sono stati sequestrati tra Macomer e Bosa. Durante le indagini sono finiti sotto chiave anche due capannoni industriali di 2200 metri quadri utilizzati come raffineria. I militari hanno scoperto una intercapedine ricavata in una stanza, l’ingresso era protetto da una botola ben celata e utilizzata per la coltivazione dello stupefacente. Inoltre, i silos della vecchia distilleria erano stati riutilizzati per stoccare e occultare le infiorescenze già lavorate e pronte per essere vendute. L’attività, frutto di un costante controllo del territorio, ha confermato ancora una volta come dietro il paravento della canapa sativa, spesso e volentieri, ci siano attività illegali.  Le analisi della cannabis hanno stabilito che in alcuni campioni la percentuale di thc è compresa tra l’11 e il 20 %, ben oltre quello il limite consentito per la produzione industriale (inferiore allo 0,2%). Si può calcolare che lo stupefacente sul mercato illegale avrebbe potuto fruttare circa 8 milioni di euro.
Gli arresti sono avvenuti in seguito a una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Oristano su richiesta di quella procura della Repubblica. Sgominata una banda di spacciatori di cinque persone: una è finita in carcere, due agli arresti domiciliari e altre due hanno l’obbligo di firma.


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