Carlo Cottarelli è il nuovo premier, a “tempo”, di un’Italia che non riesce ad avere una guida eletta dai cittadini. E, a Cagliari, c’è chi utilizza una pungente ironia, “storpiando” alla sarda il cognome dell’economista noto per i tagli e la spengind review. Gianfranco Deidda, numero uno dello storico ristorante “Basilio”, è netto: “Cottarelli? Mi auguro che non sia un ‘Coddarelli’ per i sardi e gli italiani. Sono molto deluso, è sfumato il progetto di noi cittadini, che abbiamo votato dei partiti e che ci ritroviamo, adesso, con l’ennesimo governo tecnico”.
Ci va giù molto pesante, Deidda, nell’analizzare le responsabilità: “Torneremo al voto, ma non cambierà nulla perchè ci sarà sempre qualcuno più in alto che deciderà. Parlo della Germania e di tutta l’Europa, la Sardegna e l’Italia vengono trattati da zimbelli”. Un appunto anche sul “no” di Mattarella a Savona: “Dispiaciuto perchè sardo e perchè è un professore molto preparato e qualificato. Bisognava lasciarlo lavorare, poi si sarebbero tirate le conclusioni”.











