Anche il capoluogo sardo ospiterà un hotspot, cioè un centro di identificazione rapida. Oltre a quello sardo ne apriranno altri 5: 3 in Calabria e 2 in Sicilia. Ogni regione avrà poi un Cie da 100 posti. Il Ministro degli Interni Minniti annuncerà oggi il piano al Parlamento e poi lo presenterà alla Commissione Europea.
L’hotspot è un centro dove i migranti vengono identificati e registrati, dalla polizia italiana ma anche da Interpol e agenti europei di Frontex. Negli hotspot viene effettuato il rilevamento delle impronte digitali di chi sbarca, per facilitare la distinzione tra profughi e migranti economici. Questi ultimi, considerati immigrati irregolari, secondo i piani, saranno rimpatriati a spese dell’Europa.
Prima dell’espulsione i migranti irregolari saranno destinati al Cie (Centro di Identificazione ed Espulsione), che di fatto è una struttura detentiva.
L’hotspot cagliaritano, una struttura mobile, sarà allestito al porto canale.












