Gli infermieri del Brotzu in trincea: “Continueremo a protestare, vanno assunti subito 400 Oss”

Due giorni di battaglia e centinaia di volantini dati ai parenti dei malati: “Abbiamo spiegato perchè i loro cari non hanno, spesso, assistenza notturna. Da domani torneremo al lavoro ma continueremo a lottare, non vogliamo essere sfruttati. Servono anche altri cento infermieri”


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La protesta di due giorni degli infermieri e ostetriche del Brotzu, portata avanti dal Nursing Up, va in soffitta, ma solo parzialmente. I lavoratori del più grosso ospedale sardo hanno passato due giorni a distribuire volantini ai parenti dei pazienti “per fare in modo che fossero a conoscenza di tutte le criticità che vivono i loro cari, spesso lasciati senza assistenza. Diciamo basta allo sfruttamento, continuano a utilizzarci per sopperire alle carenza di Oss”. Da qui l’appello principale: “L’azienda assuma subito nuovi operatori socio sanitari”, tuonano Diego Murracino e Marino Vargiu. “A distanza di due mesi abbiamo protestato nuovamente per il diritto all’assistenza dei pazienti. Siamo in un’azienda di rilievo nazionale dove manca l’essenziale, incluso il rispetto per chi soffre e per chi lavora”, rimarca Vargiu. “L’azienda dice di non avere le risorse, ma invece deve porre rimedio. Il presidente della Regione deve intervenire”.

Conti alla mano “servono almeno 400 Oss e altri cento infermieri. Solo così si potrà tornare a lavorare con ritmi umani. Nei prossimi giorni e settimane continueremo a invitare tutti i parenti dei pazienti lasciati senza assistenza a scrivere all’Urp del Brotzu per segnalare queste mancanze”.


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