Un cadavere è stato trovato a Cala Fighera, l’anfratto del promontorio della Sella del Diavolo a Cagliari, nella zona dove mercoledì era stato trovato, in acqua, il cadavere della 29enne Manola Mascia. Ora ci saranno gli accertamenti per capire se si tratta del corpo del fidanzato scomparso, il 33enne Paolo Durzu, le cui ricerche sono in corso da 19 marzo.
Ma gli inquirenti sembrano avere pochi dubbi sul fatto che si tratti proprio del cadavere del 33enne.
Il cadavere di Manola è stato scoperto mercoledì nelle acque di Cala Fighera, ai piedi della Sella del Diavolo. Accanto a lei, un borsello contenente i documenti e il cellulare del compagno. Le operazioni di ricerca di Paolo erano riprese all’alba, con vigili del fuoco, unità cinofile e droni impegnati a setacciare la zona via terra, mentre una motovedetta della Guardia Costiera continua a perlustrarne il tratto di mare. Al momento, però, dell’uomo nessuna traccia.
Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della giovane, un esame che potrebbe fornire elementi chiave per chiarire le circostanze della tragedia. Dai primi rilievi emerge una ferita alla testa, compatibile con una caduta dall’alto, ma nessun segno di violenza.
Intanto, testimoni presenti ieri sul posto riferiscono di aver sentito il fratello di Manola, Michele Mascia, inveire contro i genitori di Durzu, Antonio e Antonella Contu, dicendo: “L’avete uccisa voi, siete contenti ora? Era quello che volevate”. Il ragazzo è stato poi allontanato da amici che erano con lui.









