Da qualche giorno è stato posizionata un’insegna, 2 metri per 2, che indica il percorso da seguire per immergersi nella natura incontaminata dell’altopiano basaltico che riversa su Tuili, Gesturi, Setzu e Genoni. Un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato: 100 specie animali vivono indisturbate in 4500 mila ettari di superficie dove è presente una fitta e colorata flora. Meta ambita per passeggiate ed escursioni, è la casa dei famosi cavallini che vivono allo stato brado dai richiami prevalentemente morello e baio, ma sono presenti anche individui sauri; non infrequenti sono inoltre le balzane e i segni sulla fronte, segni inequivocabili di mescolanza tra razze diverse. Caratteristiche del giarino sono anche la criniera e la coda molto lunghe e folte e gli occhi di forma leggermente a mandorla. La testa è di buone dimensioni, con la fronte ricoperta da un lungo ciuffo. Sono loro, sicuramente, il richiamo principale della Giara e non potevano, quindi, non essere scelti per indicare la via per raggiungere l’oasi della Sardegna centro-meridionale.
Non solo, comunque, i quadrupedi nella raffigurazione: in quelle più piccole sono riportati, infatti, uno scorcio di Bruncu Madugui, i caratteristici paulis, una vista dall’alto del villaggio nuragico e le sugherete, icona della flora dell’altopiano.











