Gavoi è un paese sotto choc e segnato dal dolore. In una comunità dove tutti si conoscono, la morte di Paolo Sedda, l’agente di polizia e sub rimasto vittima della tragica immersione nelle acque di Cala Luna, ha portato lacrime e sconcerto. Amante del mare, Sedda aveva anche pubblicato un libro dedicato alle sue avventure sottomarine, “Il mio mare”. Ieri, dopo oltre un giorno di preghiera e speranza, i soccorritori hanno recuperato il suo cadavere a decine di metri di profondità. Quelle sacche d’aria sott’acqua, purtroppo, o non ci sono state o si sono esaurite. Il quarantottenne era conosciutissimo nel mondo delle escursioni e immersioni sottomarine, tantissimi lo piangono ricordandolo con post molto toccanti sui social.
E la sua città, Gavoi, gli dedica un pensiero ufficiale attraverso la pagina Facebook del Comune, listata a lutto: “Un grande studioso scriveva che dobbiamo alle passioni le migliori conquiste della mente e dell’esistenza ed il nostro conterraneo Paolo è stato un grande esponente di questo pensiero nella sua entusiasmante, se pur breve vita. Ogni persona che se ne va lascia un grande vuoto intorno ai propri cari e a chi lo ha amato. Paolo crea non solo una voragine di dolore, ma anche un grande insegnamento grazie a quelle esperienze immense vissute a contatto con la natura. Il mare, da oggi, avrà un po’ di lui. Che tu possa essere come il crepuscolo del sole prima del suo sorgere per i tuoi cari. Riposa in pace”, questo il messaggio dell’intera amministrazione comunale e del sindaco Salvatore Lai. “Un sentito abbraccio alla madre Vittoria e a tutti i familiari”.












