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Ieri a Villaputzu, i carabinieri della locale Stazione, a conclusione delle indagini scaturite dalla querela presentata dal 46enne gestore del supermercato Group-86, affiliato alla catena “md”, hanno denunciato due donne ritenute responsabili del furto perpetrato in data 18.03.2021 presso l’esercizio commerciale. Si tratta di una 20enne di Dalmine (BG) e di una 24enne di Martinengo (BG). Le ragazze avevano sottratto dal centro commerciale oggettistica varia, tra cui una caffettiera a induzione per piani cucina elettrici e dei cosmetici, superando poi la linea delle casse dalla corsia dedicata a chi non ha fatto acquisti, naturalmente senza pagare il conto. Dalla visione delle immagini video/registrate dal sistema interno di telecamere, l’unica cosa che potevano osservare i carabinieri intervenuti e i gestori dell’esercizio pubblico, era che quelle due ragazze non dovevano essere del luogo. Ascoltando poi a verbale alcuni testimoni, uno di questi tirava fuori un discorso interessante: quella mattina nel parcheggio del supermercato egli aveva notato un “Suv” di colore blu elettrico di modello inusuale. Il discorso si era fatto interessante perché i carabinieri ricordavano di averne osservato uno, simile alla descrizione ricevuta, a Porto Corallo, durante i loro giri di perlustrazione. Approfondivano il discorso quindi proprio in quella località balneare, rintracciando i proprietari dell’auto. Si trattava di due uomini, padre e figlio della Provincia di Bergamo che, approfittando della “zona bianca” in cui si trovava la Sardegna qualche tempo fa, avevano affittato una villetta a prezzi molto competitivi e si erano trasferiti nell’isola, con le relative fidanzate che, facendo le procacciatrici di contratti per la distribuzione dell’energia elettrica, potevano proseguire la loro professione anche in Sardegna. La refurtiva è stata così rintracciata e in parte recuperata e le due denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.