La campagna elettorale per le regionali di febbraio 2024 in Sardegna è ufficialmente cominciata, ma solo nel centrodestra. Che sempre più si oppone a se stesso, scaricando fuoco amico sul governatore Solinas, a capo della coalizione sardo-leghista che guida l’isola dal 2019. Ormai manca una manciata di mesi, alle regionali, e si vede. Solinas sta facendo l’impossibile per farsi ricandidare alla presidenza, ricucendo i rapporti con Salvini e cercando sponde romane. Ma gli alleati, in Sardegna, non hanno nessuna intenzione di sostenerlo per il bis. Dopo le dichiarazioni in politichese più o meno diplomatico delle scorse settimane, ora è iniziato il fuoco amico. Ieri la bomba sganciata dalla Lega per l’immobilismo dei cantieri stradali, tanto che in serata Solinas si era affrettato a dire di aver appena firmato un accordo con l’Anas, e poi la situazione della Sanità, i trasporti inefficienti e con prezzi esorbitanti, persino lo stadio di Cagliari che è il principale motivo di scontro con Fratelli d’Italia, sicuramente il partito più insofferente (e anche con più voce in capitolo) all’idea della ricandidatura. C’è poi una parte della Lega che rema contro e ormai attacca a viso aperto, quella a cui fa capo l’ex coordinatore regionale Giagoni, e Forza Italia, più volte intervenuta a sollecitare un’accelerata nell’azione di governo di Solinas, sgradito anche a una parte del partito sardo d’azione di cui è segretario.
E se il centrodestra è in pieno fermento pre elettorale, la questione non sembra riguardare il centrosinistra, che – tranquillo e silente dopo 5 anni di blanda opposizione – si limita a qualche assemblea ma non accenna a segnare la svolta, né sui programmi, né sui candidati e neanche sulla coalizione, sulla quale pesa non poco il fallimento dell’alleanza con i 5 Stelle ad Assemini. E proprio fra i grillini si sta consumando la battaglia per la leadership del partito contesa fra la parlamentare Alessandra Todde e la consigliera regionale Desirè Manca. Difficile, ormai praticamente impossibile, che un candidato 5 stelle venga sostenuto dall’intera coalizione, visto il crollo di voti e consensi nell’isola e non solo.









