È caduta in casa, si è fratturata il femore ed è stata trasportata all’ospedale Sirai con l’ambulanza. Rosalia Canè, novantunenne di Carbonia, ha trascorso cinque giorni buttata in un letto, senza poter vedere nemmeno da lontano la sala dove i medici avrebbero dovuto operarla. E, dopo rimpalli e caos, i parenti hanno deciso di trasportarla, pagando 300 euro, al Brotzu di Cagliari. Un’odissea, l’ennesima che riguarda la sanità sarda, legata all’assenza di anestesisti nella struttura sanitaria sulcitana. A raccontare quanto accaduto, incrociando le dita e sperando di poter riabbracciare la sua parente, è la nipote, Roberta Congiu, 45 anni: “Nonna è stata portata d’urgenza al Sirai il 5 gennaio, per la frattura del femore avrebbero dovuto operarla entro quarantotto ore. Sinora, invece, i medici non hanno potuto fare nulla perchè, così ci è stato riferito, c’è un solo anestesista per tutto l’ospedale. Se mia nonna non verrà operata in tempi brevi, vista l’età e le inevitabili conseguenze che una frattura al femore comporta, non ha nessuna speranza di sopravvivere”. Sino a poche ore fa i parenti hanno contattato i principali ospedali del capoluogo sardo: “Santissima Trinità e Brotzu, purtroppo non abbiamo ricevuto buone notizie: sperare in un intervento in tempi rapidissimi è impossibile anche lì”. Ma la speranza, in questi casi, è davvero l’ultima a morire.
“Abbiamo deciso, sotto la nostra responsabilità, di portarla via e di trasferirla direttamente al pronto soccorso del Brotzu con un’ambulanza privata, pagata ben trecento euro. Almeno lì, anche se non so tra quanto, potrà entrare in una sala operatoria, a differenza di Carbonia. Non è tollerabile, non è sopportabile una tale situazione in un ospedale italiano nel 2023. Non si può accettare in silenzio che una struttura ospedaliera, per mancanza di anestesisti, sia incapace di salvare i propri pazienti. Sono pazienti che sperano di essere curati ma purtroppo una volta che entrano all’ ospedale Sirai sono condannati a morte”, prosegue Roberta Congiu. “Nonna, nonostante l’età, è sempre stata bene, mai nessun grave problema di salute. Ma dopo la caduta e la frattura del femore va assolutamente operata, e salvata”.













