La Fiera è in crisi, i sindacati attaccano: “a rischio 17 posti di lavoro”. Come anticipato ieri dal nostro giornale, nelle ultime ore ha fatto discutere la decisione di Paola Piras, commissaria della CCIAA (camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Cagliari), di sopprimere la Fiera. La Professoressa era stata incaricata di risolvere i gravi problemi che attanagliavano la struttura: ” invece, oltre a non esser riuscita ancora a rinnovare gli organi in Camera di Commercio fa pasticci all’Ente Fiera chiudendola”, affermano Cristiano Ardau, UILTucs e Giuseppe Atzori Fisascat-Cisl.
Dal 1951 la Fiera Campionaria rappresenta un appuntamento fisso dove convergono economia, territorio, sviluppo e promozione: ” la Piras così ha sconfessato una tradizione con un atto che presenta lati poco chiari. Si parla di rilancio ma poi se ne determina la chiusura. Richiama a sé tutta la gestione ma esclude i rapporti di lavoro dei dipendenti della Fiera”, continuano.
In caso contrario, se la situazione non dovesse risolversi i sindacalisti hanno intenzione di usare le maniere forti: é già pronto un ricorso al Tar. “L’atto della Commissaria Piras va ritirato. Siamo ancora in tempo per rilanciare la Fiera. Sindacato e lavoratori non aspettano altro. In ballo 17 posti di lavoro ma un giro di affari di oltre 50 milioni di euro. Va messo a pareggio il bilancio con un contratto di solidarietà e cambiato radicalmente l’indirizzo dell’Ente.
Va bene l’azzeramento dei vertici ma serve un nuovo management con idee chiare e moderne per un Ente che si sostenga economicamente da solo, senza aiuti dall’esterno. Va considerato che il ruolo della Fiera nel tempo è mutuato e deve riportare un profilo fatto di efficenza ed efficacia che attiri gli operatori locali e stranieri. Una stagione di incoming, attrattività e appeal che rendano meno scontati e decadenti gli appuntamenti della Fiera come vero volano di sviluppo e di promozione del territorio per il territorio”, concludono.










