Fibra, continui danneggiamenti ai cavi sottomarini: quali costi per la Regione?

Il Consorzio Janna denuncia i costi per l’economia regionale dovuti al reiterarsi degli incidenti che provocano la rottura dei cavi sottomarini in fibra ottica fra la Sardegna e il Continente


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Il Consorzio Janna, a seguito dell’ennesimo incidente che lo scorso 29 agosto ha provocato la rottura del cavo in fibra ottica che collega la Sardegna da Cagliari a Mazara del Vallo (che è stato appena riparato dal Consorzio), e al fine di evitare il reiterarsi di simili episodi, ha deciso di dare un segnale d’allarme per sensibilizzare ad una maggiore prevenzione i soggetti coinvolti.

Dal 2005 ad oggi, infatti, sono ben tredici i casi di cavi tranciati. Dodici casi si sono verificati nel tratto Cagliari – Mazara del Vallo, e uno nel tratto Olbia – Civitavecchia.

I cavi che partono dal continente e collegano poi Sardegna e Sicilia, ciascuno costituito da 24 coppie di fibre ottiche, servono diversi operatori di telecomunicazioni per il traffico dati da e per l’Isola e sono pertanto di importanza strategica per l’intera economia del territorio.

I danneggiamenti comportano infatti non soltanto complesse riparazioni in mare (in condizioni ottimali servono in media 2 settimane di lavoro con navi e personale specializzato), ma soprattutto costi di oltre 2 milioni di euro in 12 anni, interamente sostenuti dal Consorzio.  Si aggiungono inoltre interruzioni temporanee e forti rallentamenti dei servizi di rete che interessano molteplici attività economiche, amministrative e di privati cittadini sul territorio sardo. Disagi che nella stagione estiva impattano negativamente anche sui turisti presenti sull’isola.

Le cause di questi incidenti sarebbero ascrivibili per la maggior parte ad attività di pesca e in misura minore ad attività di ancoraggio in aree vietate, nonostante i cavi siano debitamente segnalati sulle mappe nautiche con il relativo divieto, nei loro pressi, sia di pesca che di ancoraggio. Le analisi del Consorzio  evidenziano inoltre che un solo guasto (del luglio 2006) era localizzato nei pressi di Mazara. Tutti gli altri sono avvenuti a poche miglia dalla costa di Cagliari, alcuni addirittura molto vicini alle zone di approdo.

Ad oggi, per nessuno degli incidenti è stato possibile risalire ai responsabili e questo rende ancora più grave il rischio che tali episodi possano ancora verificarsi. I cavi sottomarini sono spesso definiti la spina dorsale di Internet, sono infrastrutture strategiche il cui funzionamento porta vantaggi a tutti, anche a chi – consapevolmente o meno – li danneggia.


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