Potrebbe celarsi un forte desiderio di maternità non condiviso dal marito dietro il femminicidio di Laura Papadia, 37 anni strangolata nella sua casa di Spoleto dal compagno, Gianluca Romita,agente di commercio 48enne. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera e Il Messaggero Umbria, la 37enne cullava da molto tempo la voglia di avere un figlio. Una volontà di famiglia che Romita, già padre di due figli da due precedenti relazioni, non accettava. Questo è anche il pensiero del fratello della vittima, che in un’intervista rilasciata a La vita in diretta, ha raccontato di un rapporto tormentato, che lui aveva dichiarato di aver cambiato idea ma evidentemente non era così.
Un omicidio efferato, raccontato prima alla ex compagna sarda, che ha avvertito le forze dell’ordine, e poi confessato agli inquirenti. Secondo Il messaggero Umbria, Romita avrebbe prima telefonato alla ex moglie e poi alle forze dell’ordine per comunicare l’intenzione di togliersi la vita. Il 48enne è stato arrestato poi nei pressi del ponte delle Torri di Spoleto.












