Femminicidio di Quartu, il giudice: “Sandro Sarais rinchiuso a Uta appena sarà guarito”

Svolta ulteriore nel caso della 50enne rumena massacrata a coltellate, disposta la custodia cautelare in carcere per il compagno della donna. Che, per la seconda volta, ha fatto scena muta all’interrogatorio: “Ha detto che non sta ancora bene”


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Sandro Sarais sarà rinchiuso nel carcere di Uta. Il compagno di Mihaela Kleics, la cinquantenne rumena massacrata a coltellate nel suo appartamento di via della Musica a Quartu Sant’Elena, si trova ricoverato al Businco dopo essersi auto accoltellato tre giorni fa, quand’era braccato dai carabinieri. La decisione è arrivata da parte del giudice Michele Contini: “Previo nulla osta dei sanitari dell’ospedale”. Vale a dire che, appena i dottori diranno che le condizioni di salute del 56enne non sono tali da doverlo ancora tenere ricoverato, sarà portato dalle Forze dell’ordine in carcere. Al momento non c’è ancora una data sicura delle dimissioni. Si tratta di un’ulteriore svolta per un fatto di sangue che ha sconvolto l’opinione pubblica. Sarais, oggi, durante l’interrogatorio di garanzia, ha replicato la scena muta fatta due giorni fa. Si sa solo che ha ammesso, parzialmente, le sue responsabilità ai carabinieri, il giorno stesso del fermo. Poi, più nulla. Ha parlato con la sua legale, Shannon Cipollina, nelle ultime ore. E la settimana prossima l’avvocatessa di Sarais avrà un nuovo incontro con il suo assistito.
“Ha detto che non sta ancora bene”, spiega la Cipollino, “e si è avvalso della facoltà di non rispondere”. Ciò che trapela, però, è che il cerchio attorno a lui si stia stringendo sempre di più. Le indagini vanno infatti avanti, ed elementi preziosi potrebbero arrivare sia dai cellulari della vittima e dell’accusato di femminicidio, sia forse da chi conosceva bene la Kleics e Sarais.


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