Federico Coni di Ales, 41 anni, fa parte dell’artigianato artistico, è baloccaio precisamente, costruisce pupazzi di legno sin da quando era piccolo. Ai microfoni di Radio Casteddu spiega: “La gente adora i miei lavori, sono segretario e fondatore dell’associazione culturale ArtiManos che promuove l’artigianato artistico di qualità. Stiamo chiedendo attenzione, stamattina ero presente anch’io sotto la Regione, abbiamo realizzato un flash mob. Noi non siamo andati a chiedere soldi, la questione di fondo è che il comparto dell’artigianato artistico non è stato minimamente considerato.
Noi siamo imprese sul filo del rasoio, non veniamo presi in considerazione come l’artigianato, siamo stati esclusi dai ristori perché si sono dimenticati di inserire i nostri codici Ateco. L’abbiamo fatto notare anche in passato perché c’è una difficoltà molto grossa, noi stessi in Sardegna non siamo in grado di sapere quante siano le imprese dell’artistico, sono numeri che possono andare dalle 250 ai 400 imprese.
Ora sono mancate le occasioni che portavano la vendita nel nostro settore, una volta che vengono meno i momenti della vita comune della nostra isola e comunque in generale, come per esempio le cerimonie dei matrimoni, mancano le bomboniere e i ricordi collegati a quel tipo di iniziative. La gran parte del settore è in sofferenza per rimanere in piedi hanno attinto ai propri risparmi personali e sono quasi finiti”.
Risentite qui l’intervista a Federico Coni di Paolo Rapeanu e Gigi Garau
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