Famiglia di Assemini disperata, a rischio sfratto da un momento all’altro. Lui, Luciano, è in mobilità in deroga dal 2011 e da un anno non percepisce un euro, la moglie fa qualche lavoro saltuario ma è ferma da settembre. A carico tre figli minori, e l’incubo sfratto dietro l’angolo. “Spesso -spiega disperato Luciano – ci siamo ritrovati senza latte per i bimbi. Non chiedo molto, vorrei un lavoro che mi consenta di sfamare la mia famiglia”.
In passato la famiglia ha ricevuti aiuti economici dal Comune e attualmente dal Comune, ma non è sufficiente. “Quattro litri di latte, il caffè e qualche pacco di pasta al mese non possono bastare per cinque persone – continua Luciano – Siamo stati più volte dai servizi sociali, l’ultima volta proprio qualche giorno fa, e le risposte sono sempre le stesse: i fondi non ci sono. Inoltre, l’iter per lo sfratto può prevedere una situazione temporanea in un bed and breakfast e poi sta alla famiglia cercare una sistemazione presso parenti e amici, possibilità che noi non abbiamo”. Impossibile avere un alloggio comunale. “Siamo gli ultimi nella graduatoria per le case popolari, che tra l’altro non ci sono, quindi le aspettative sono nulle”.
Alcuni giorni fa la decisione di pubblicare l’annuncio sui social. “Le abbiamo provate tutte – aggiunge Luciano – Ore passate su subito.it, richieste di lavoro anche in cambio di generi alimentari, ma niente. La nostra speranza è quella di trovare un lavoro che ci permetta di sfamare i nostri figli e poter andare avanti. E sopratutto la possibilità di un alloggio perché da un momento all’altro staremo in mezzo ad una strada. Io ho lavorato per 20 anni allo stabilimento balneare Il Lido di Cagliari, sono stato licenziato poiché la cooperativa di cui ero socio ha chiuso, e per subentrare nell’altra si doveva versare un capitale di 10 mila euro, cosa per me che vivevo del mio stipendio era impensabile. Ho lavorato come imbianchino manutentore e guardiano, mia moglie invece ha svolto anche lei diverse mansioni, banconiera per anni, segretaria, agenzia di pulizie call center. Ma ovviamente ci adegueremo a tutto per poter andare avanti”. Chiunque voglia aiutare la famiglia di Assemini può contattare Luciano al numero 3476941822.












