Medicina? Tira sempre, ma all’orizzonte arrivano – meglio, ritornano – Economia e Giurisprudenza. Ma, soprattutto, tra chi si trova vicino al passaggio dai banchi delle superiori alle maxi aule universitarie, prevale una verità assoluta: “Faccio l’università perché così trovo lavoro”. Insomma: questa o quella facoltà sono visti come un trampolino sicuro verso lo stipendio. Camilla, 18enne di Carbonia, è attratta “dagli studi umanistici o giuridici. Medicina? No, non mi interessa”.
Marco, studente al Martini di Cagliari, è sicuro: “Se non studio non posso costruirmi un futuro. Mi incuriosiscono tutte le facoltà, per quanto la mia passione sia la Marina militare”. E, a proposito di lavoro, punta tutto su Economia un 19enne di Dolianova, Piero: “È una facoltà che mi può garantire subito sbocchi lavorativi, e so che studiare questa materia è difficile”. Esami, caccia ai 30 e lode o stipendio in tempi brevi? Questo il bivio davanti al quale si trova Michela, studentessa di Carbonia: “Sono alle Giornate di orientamento giusto per curiosità, io vorrei avere al più presto un’indipendenza economica. Forse, finite le superiori, mi cercherò un lavoro”.