L’Italia stringe un accordo con la Turchia e si candida, col paese mediorientale, a ospitare le gare di Euro 2032. Sarà la Uefa a dover accettare, in autunno, la proposta presentata oggi: “Le due federazioni propongono una suddivisione su base paritaria nel rispetto dell’autonomia delle reciproche competenze”, si legge nella nota ufficiale della Figc. Se arriverà l’ok, Cagliari sarà però tagliata fuori: con la metà degli attuali dieci stadi a disposizione dell’Italia, ci sono infatti impianti ben più grandi, partendo da quelli di Milano e Napoli. E una quota, pari al cinquanta per cento, dovrà obbligatoriamente spettare all’altra nazione ospitante, la Turchia. Ben più grandi, e già realizzati, lo stadio di Torino e quello di Genova. I margini di manovra, insomma, sembrano proprio non esserci.
Una delusione, ulteriore, che si aggiunge a quella dello stallo tra Regione e Comune sui 50 milioni di euro necessari per realizzare la nuova casa del Cagliari a Sant’Elia. Intanto, salvo miracoli o ripensamenti, vedere gli azzurri gareggiare in città, tra nove anni esatti, è già un miraggio.











