“Espulso il Geoparco dall’Unesco: un colpo durissimo alla Sardegna, chi ha colpe deve risponderne”

“Gli avvertimenti dell’Unesco sul possibile disconoscimento sono caduti nel vuoto, non sono stati tenuti in considerazione. Chi ha le responsabilità di questo disastro deve risponderne e al Presidente della Giunta Solinas, chiediamo un immediato intervento perché serve una nuova stagione per il Parco Geominerario”

“Espulso il Geoparco dall’Unesco: un colpo durissimo alla Sardegna e allo sviluppo del progetto”.Lo affermano con preoccupazione le Segreterie Regionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS. “Il cartellino rosso che ha determinato la perdita dell’importante riconoscimento dell’Unesco del Parco Geomineriario è figlio dell’inadeguatezza ed è un colpo durissimo al progetto e ai territori dove insiste. La Sardegna non può permettersi questo. Gli avvertimenti dell’Unesco sul possibile disconoscimento sono caduti nel vuoto, non sono stati tenuti in considerazione. Chi ha le responsabilità di questo disastro deve risponderne e al Presidente della Giunta Solinas, chiediamo un immediato intervento perché serve una nuova stagione per il Parco Geominerario.

La Giunta Regionale dovrà fare da collettore con i Ministeri competenti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero delle Attività Produttive, Ministero dell’Istruzione e Attività Ricerca, Ministero dell’Industria del commercio e dell’artigianato e Ministero dell’Università e porre subito rimedio.

Se qualcuno pensa che il disconoscimento da parte dell’Unesco del Parco Geominerario, sia il colpo di grazia a questo pezzo importante di storia industriale, di cultura e di futuro sviluppo della Sardegna, sbaglia grosso. Non assisteremo inermi alla rovina del Parco Geominerario.

Da tempo avevamo rilevato troppa lentezza nell’avvio da parte del Geoparco delle attività affidate dalla regione per i lavoratori della vertenza Geoparco.

Nessuna ricaduta ci dovrà essere per i 377 lavoratori del bacino ex Ati-Ifras e chiamiamo tutti i soggetti coinvolti alla mobilitazione politica.

Vanno coinvolti i territori del Geoparco, i Sindaci dei Comuni, le associazioni e tutti gli attori del progetto, soggetti che devono dimostrare attaccamento al progetto e alla sua valorizzazione.

Sul campo anche i 377 lavoratori pronti come sempre a dare il loro contributo.

Il Parco Geominerario insiste in oltre 90 comuni di tutta la Sardegna, e rappresenta uno dei pochi pezzi possibili di sviluppo per la Sardegna. Da tempo, anche le OOSS. chiedono la valorizzazione, la bonifica e il rendere fruibile turisticamente i 380000 ettari di siti minerari dismessi. Un patrimonio di grande valore storico, industriale e culturale, prima riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, che non ha eguali in Italia e in Europa che non può vedersi estromesso dall’Unesco”.


In questo articolo: