“Ogni anno le amiche e gli amici di Linda trovano un modo per ricordarla coinvolgendo la comunità.
Così è stato anche oggi, nel primo pomeriggio, quando hanno inaugurato una panchina bianca contornata di fiori, lungo l’area pedonale che costeggia il Parco Urbano della Pineta” ha espresso ieri il sindaco Marco Lampis. Una tragedia che aveva scosso tutta la comunità, e non solo, la prematura scomparsa della ragazzina e mai dimenticata: oggi avrebbe avuto 22 anni e i suoi coetanei, ogni anno, dimostrano l’affetto nei suoi confronti con un gesto, un memorial o una dedica speciale. “Gli ho ringraziati per questo loro gesto, che non è stato solo un modo per ricordare Linda e confermare il loro affetto per lei e per la Sua famiglia, ma è il lasciare un segno di speranza nella comunità, dimostrando consapevolezza sull’importanza della vita.
Sulla panchina bianca hanno scritto delle frasi per la loro piccola amica.
Quel bianco rappresenta l’innocenza di questa giovanissima donna rimasta bambina; è il colore delle pagine del suo libro della vita, che non ha potuto riempire per custodirvi le sue passioni, le fantasie, i desideri e i sogni che conservava nel cuore.
Intorno alla panchina hanno messo a dimora dei fiori rampicanti, che simboleggiano la bellezza di quella giovane età e di una vita da scoprire, da vivere spesso in salita, come capita a tutti, per rincorrere i nostri sogni e dare consistenza alle nostre speranze.
Le amiche e gli amici di Linda hanno dimostrato di amare questa comunità, di volerla unita per viverla in serenità; hanno lasciato un segno di pace, la panchina bianca e fiorita appunto, che è un luogo di ritrovo, messo lì, a metà di quel viale nel quale siamo soliti passeggiare e che a me piace immaginare come il percorso della vita di ciascuno; il nostro camminare e arrampicarci per crescere rigogliosi, come faranno quei fiori, ma trovando sempre il tempo e dando importanza al fermarsi a riposare su quella panchina bianca, per rincontrarci, per riappacificarci, per tornare a parlare e andare oltre gli steccati e le divisioni di una vita che, a volte, inconsapevolmente, ci illudiamo di poter vivere come fosse eterna.
La piccola Linda non ha potuto calcare molti passi su questa terra, ma ha lasciato una bella impronta, la bellezza dei gesti delle amiche e degli amici, che da quel triste febbraio del 2016, insegnano sempre qualcosa alla nostra comunità in concomitanza con il compleanno di Linda”.
Avrebbe compiuto 14 anni a febbraio la studentessa di prima superiore, che, il 17 gennaio, aveva deciso di farsi una doccia calda prima di andare a dormire. Un gesto quotidiano che per la giovane si era rivelato fatale. Infatti, una scarica elettrica aveva folgorato Lidia, all’improvviso. I genitori, non vedendo la ragazza uscire dal bagno, si erano avvicinati nella stanza preoccupati. Ai loro occhi una scena surreale e per Linda non c’era più niente da fare. La ragazza era morta nel giro di pochi secondi.










