Eros, ambulante di Quartu: “Mercatini semideserti e niente sagre, se continua così sarà la fine”

Gira nelle piazze dell’hinterland col suo furgone pieno di prodotti tipici sardi, tra formaggi e salumi, Eros Angioni, 44 anni: “La gente ha paura del virus e gli affari sono in calo, arranco e riesco a malapena a pagarmi le bollette e l’assicurazione del camion”


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Da tre generazioni la sua famiglia è in pista nella vendita di alimentari in giro per la Sardegna, tra feste, sagre e mercatini. Da marzo, però, il contraccolpo economico legato all’annullamento delle manifestazioni pubbliche l’ha sentito anche Eros Angioni, 44enne di Quartu Sant’Elena. Propone cibi tipici sardi, salumi e formaggi. Gli affari? Sono in netto calo: “Vado avanti senza grossi introiti, la gente è talmente impaurita dal virus che, anche i mercati all’aperto, sono poco frequentati. Lo stop alle sagre mi ha tolto buona parte degli incassi della stagione, sono eventi che mi aiutano ad andare avanti. Lavoro da solo, non posso permettermi il lusso di avere un aiutante. Sono sposato e ho due figli giovani. I duemila euro della Regione? Non li ho chiesti, ho invece chiesto un altro unico finanziamento ma non ho ancora avuto nessun riscontro”.

I bonus del Governo, invece, sono arrivati: “1200 euro in totale, utilizzati per pagare l’Inps tra maggio e giugno e le tasse. Lo Stato deve darmi una mano, se continua così anche io sarò rovinato”.


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