Sull’emergenza ludopatie in Sardegna il consigliere regionale Francesco Agus chiede di superare i ritardi che hanno finora impedito alla Sardegna di dotarsi di una norma specifica.
“Da quattro anni giace nella Commissione Sanità del Consiglio regionale, non discussa, una mia proposta di legge in materia. A fronte di questi dati mi rivolgo al Presidente della VI commissione Raimondo Perra, al Presidente del Consiglio Gianfranco Ganau e al Presidente della Regione Francesco Pigliaru affinché un loro intervento aiuti a superare l’impasse”.
Agus è primo firmatario della proposta di legge n.56 che prevede la definizione di nuovi limiti per l’apertura delle sale da gioco, agevolazioni e nuove competenze dei Comuni, la sensibilizzazione degli utenti di fronte a rischi del gioco d’azzardo, il trattamento terapeutico e il recupero sociale dei soggetti patologici.
“Nella sola città di Cagliari nel 2016 sono stati giocati 116 milioni di euro nelle slot machines e nelle videolottery. È stata bruciata in città una cifra quasi tripla rispetto, per esempio, a quanto il Comune spenda nei servizi sociali o a quanto i contribuenti cagliaritani paghino per la Tari. I dati regionali sono in linea con quelli del capoluogo, senza eccezioni e anzi con significativi aumenti riscontrati nelle zone dell’isola più in crisi. La situazione è seria e non può più essere ignorata”.
“La Sardegna, nonostante i dati allarmanti riscontrati in tutti i Comuni, è tra le poche regioni a non essersi ancora data una propria normativa. Non possiamo permettercelo: ci sono i tempi per discutere una legge condivisa in materia prima che la bagarre elettorale e l’ansia da fine legislatura condizioni in negativo l’operatività del Consiglio e impedisca ogni ulteriore modifica normativa sul tema”.












