Emergenza droga a Cagliari, i disperati si bucano ancora in strada

Dopo la denuncia di oggi dei residenti di via Cornalias, l’opinione di Roberto Marchi: “Si continua a rischiare l’overdose in strada, il Comune perchè non va a vedere cosa accade nelle periferie? Non bastano le opere pubbliche in centro”

di Marcello Roberto Marchi

Quanto Casteddu online ha documentato dalla fine dello scorso mese di maggio ad oggi dopo la tragica morte per droga di un cinquantenne nello sterrato tra via Monsignor Piovella , Via Serpieri e  Via Koch fino al Castello di San Michele,  tra siringhe e sterpaglie, è tutt’ora in primo piano e fa  da inaccettabile contro altare oltre a documentare come ci siano nei fatti due diverse realtà per spendere i soldi pubblici ma soprattutto due diversi metri di valutazione per dare  risposte ai reali cittadini, nel caso specifico in materia di opere pubbliche.  

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una programmazione ed alla realizzazione di tante opere pubbliche  non urgenti e non sempre necessarie , come per esempio l’ampliamento  dei marciapiedi del Largo Carlo Felice  e di via Alghero,  i lavori da fare per pedonalizzare la Via Roma con il primario obiettivo di per far posto ad altri tavolini e sedie,  mentre le periferie urbane come quelle di S.Michele rimangono fuori dai riflettori della politica che conta.

La Commissione consiliare presieduta da Fabrizio Marcello, la Giunta Municipale  e l’intero Consiglio Comunale dovrebbero andare in quei luoghi di perdizione e di tristezza per capire quello che veramente serve per la Città e per le persone in difficoltà.. 
Occorre ricordare e mai dimenticare che i Cittadini ( lo tenga sempre ben presente l’intero Consiglio Comunale, che è  il soggetto decidente esclusivo e fondamentale)  rappresentano la fonte primaria, il nerbo del Bilancio  comunale ,  come lo stesso Sindaco Zedda ha dichiarato presentando  l’esercizio finanziario annuale e pluriennale  2017-2019 . 
Ed ai Cittadini, tutti, e all’intera Città, tutta, occorre dare risposte, dividendo in maniera equa il pane e l’acqua, con un occhio di attenzione dove maggiori sono i bisogni. Anche di opere pubbliche.
 


In questo articolo: