Cittadini protagonisti, basta bipolarismo e autoreferenzialità, stop ai privilegi: Emanuela Corda punta alla fascia tricolore per garantire ai cagliaritani una città viva e vivace, “senza debiti di riconoscenza con nessuno”. La candidata sindaco alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno a Cagliari, entrata in politica con i 5 stelle che “non hanno più nulla dei princìpi su cui sono nati” torna nella sua città forte dell’esperienza maturata in due mandati parlamentari.
Perché chiede ai cagliaritani di votarla?
La proposta politica di Alternativa è l’unica in grado di prospettare una nuova speranza e un approccio alla politica indipendente e autentico. L’eredità da noi raccolta improntata sul no alle leggi liberticide Draghiane in parlamento, ci colloca tutt’oggi all’opposizione di un sistema malato, autoreferenziale impostato sul bipolarismo stantio. Un sistema che intendiamo combattere con la forza della ragione, della competenza e della determinazione. L’esperienza parlamentare maturata dal 2013 al 2022, fatta di scelte coerenti e coerenza, voglio metterla al servizio della mia città.
Quali sono le sue priorità?
La partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte dell’amministrazione. Vogliamo ricostituire un rapporto solido tra la comunità e chi la dovrà amministrare. La prima cosa che faremo sarà creare piattaforme di interazione e coinvolgimento, un urp itinerante, tavoli permanenti di confronto con tutte le realtà cittadine, bacheche di quartiere. Dalle associazioni di categoria ai comitati di quartiere, passando per le rappresentanze giovanili, le realtà del terzo settore, le categorie fragili e tutti i settori produttivi. Non lasceremo nessuno inascoltato.
La sicurezza è certamente un tema caldo.
Sì, e abbraccia ormai una serie di questioni che meritano soluzioni rapide e scelte coraggiose. Ecco perché riteniamo sia centrale.
Cosa farete?
La città è nel degrado più totale. Un degrado che non è solo disordine urbano dovuto ai tanti cantieri aperti senza alcuna pianificazione, e mancanza assoluta di decoro e manutenzione, ma anche morale e culturale con un fortissimo disagio giovanile e molteplici devianze. Occorre dunque operare su più livelli, facendo leva sulle istituzioni regionali per poter avviare quanto prima l’istituzione del comparto unico regionale con adeguamento stipendiale dei dipendenti regionali con quelli comunali. Questo poiché la carenza di personale in tutti gli uffici sta determinando una situazione di pericoloso stallo. Basti pensare alla polizia urbana del tutto sottodimensionata. A ciò si dovrà aggiungere una forte sinergia con la prefettura per un maggior coordinamento con le forze dell’ordine e istituzione di gruppi civici organizzati a presidio del territorio. L’altro livello su cui muoversi sarà l’individuazione delle fragilità nei quartieri. Terzo livello far rivivere la città e il suo commercio di prossimità: ordine, decoro e un nuovo rinnovato civismo con forme di comunicazione educativa per una cittadinanza che si senta più inclusa, più rispettata e più rispettosa delle regole. Non ultimo un rilancio e una rivitalizzazione dei luoghi della cultura e del tempo libero perché una città senza eventi o spazi per i giovani e lo svago, non può che essere una città cupa, senza prospettive né fantasia, piena di luoghi abbandonati e di insidie. Terreno fertile per la microcriminalità.
Cosa le ha dato questa campagna elettorale?
La consapevolezza di essere riconosciuti come chiari e coerenti, assolutamente alternativi al sistema bipolare malato che pretende un voto utile per auto riciclarsi e riproporre la stessa minestra in salsa destrorsa o sinistrorsa. Senza variazioni sul tema.
E perché secondo lei Emanuela Corda è il sindaco giusto per Cagliari?
Ritengo d’essere la candidata sindaco in questo momento che più di tutti e tutte, abbia saputo dimostrare con l’esempio che si può fare politica rinunciando a privilegi e alle corsie preferenziali. Ci presentiamo con un solo simbolo e con un programma preciso senza alcun debito di riconoscenza con nessuno. Spero che i cittadini votino liberamente e colgano in ALTERNATIVA con Emanuela Corda sindaco, una reale speranza e una possibilità di cambiare finalmente il metodo di fare politica riportandolo al suo valore originario.










