Primo giorno con le nuove modalità legate al traffico automobilistico all’interno dell’aeroporto di Elmas e – immancabili – fioccano lamentele e polemiche. Ci sono 5 aree per parcheggiare l’auto e, per chi resta oltre un certo tot di tempo, pagare. Ma è la stretta sulla “sosta selvaggia” – chi entra ed esce con la vettura per più di tre volte e non paga la sosta deve scurire 15 euro – che fa imbufalire più di una persona. Alle sbarre d’ingresso – almeno, alla prima – ci sono degli operatori che aiutano gli automobilisti a prendere il ticket e a entrare nell’area aeroportuale. Ma è proprio tra il settore delle partenze e degli arrivi che vanno in scena i mal di pancia.
“È uno schifo”, taglia corto Ignazia Argiolas, 59enne di Elmas, “non si capisce quanto si deve pagare, se un euro o due euro. Alla sbarra ci hanno detto addirittura quattro euro. Serve più chiarezza, i 15 euro sono comunque troppi”. Roberto Piras, 54 anni, effettua transfer con la sua automobile per delle strutture ricettive. Nell’attesa di due clienti sceglie di parcheggiare l’auto negli spazi esterni davanti agli arrivi dell’aeroporto: “I quindici euro sono una tariffa molto cara, vengo spesso all’aeroporto. Non ho ancora pagato perché sono arrivato da poco, poi magari vedrò il da farsi. Una volta c’era molta fila, ero nei dieci minuti di tempo ma, proprio per via della coda, sono dovuto scendere dall’auto e, correndo, andare a pagare la sosta. Dieci minuti per fare tutto sono troppo pochi”. Di diverso avviso Angelo Pisanu, 66enne cagliaritano e pensionato: “Nessun problema, ho pagato un euro. Forse il primo impatto è difficile, ma poi ci si abitua. C’era troppa confusione nei parcheggi fuori”.












