Malori in spiaggia che richiedono l’intervento dell’elisoccorso che, non senza difficoltà, in pochi minuti, deve raggiungere la persona in grave pericolo di vita: necessario chiudere gli ombrelloni, mettere al sicuro borse, leggere sedute e tutto ciò che può volare. “Dateci una mano quando vedete un elicottero giallo che prova a portare i soccorsi sulla spiaggia: avrete avuto un piccolo ruolo anche voi”. Un appello lanciato da uno degli angeli che arrivano dal cielo, Francesca Meloni, medico del servizio di emergenza in elicottero che, assieme ai suoi colleghi, si prodiga per salvare vite umane. Il lavoro dell’equipaggio dell’elisoccorso deve essere veloce, il tempo gioca contro la vita e la morte, tutto è appeso a un filo come loro, che si devono calare dall’alto, spesso, per raggiungere il paziente colto da malore o, comunque, in pericolo di vita. È accaduto anche oggi, a Porto Botte, le immagini si riferiscono all’intervento effettuato nella spiaggia del Sulcis Iglesiente. Un soccorso in un ambiente ostile, insomma, quello in spiaggia: “Per quanto possa sembrare un ossimoro, per noi operatori HEMS non è facile l’approccio al paziente in spiaggia.
Il sorvolo di avvicinamento sulle nostre splendide coste di sabbia può creare non pochi problemi. La maggior parte degli interventi in spiaggia, infatti, prevede l’arrivo dell’equipaggio sanitario tramite verricellata per garantire una tempestività di soccorso.
Le aree balneari sono sovraffollate oltre che da bagnanti, anche da ombrelloni, sedie, spiaggine, giochi gonfiabili, teli e tende…e inevitabilmente vengono abbandonati e lasciati incustoditi per tenersi lontani dal punto dell’evento in modo da facilitare i soccorsi.
Ma così non è: ogni oggetto che può volare nei pressi del punto in cui vengono “calati” i soccorritori può rendere pericolosa l’operazione per tutti, anche per chi si trova in spiaggia.
Facilitare il soccorso in questo ambiente per noi ostile è un compito di tutti.
Ringraziamo i bagnini che attivano sempre tempestivamente la “catena della sopravvivenza”, i volontari soccorritori e le ambulanze INDIA e MIKE che ogni giorno si prendono cura della salute dei sardi e dei turisti nelle aree di mare in questi mesi “caldi” dell’anno. Io ringrazio il mio equipaggio preferito di oggi SSimone Perra, Renato e Stefano e Giulio”. Le immagini sono estrapolate da una ripresa video di Giulio Oppes.












