“Due anni in cura a Cagliari per 11 carcinomi, costretta a riprenotare tutte le visite”

Epiteliomi basocellulari, cioè carcinomi. Sono undici quelli sul corpo di Cristiana Spinetti, 53enne di Elmas: “Quattro asportati, per colpa del blocco del Coronavirus devo ricominciare tutto daccapo, prenotazioni incluse: sono allibita”


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La diagnosi oltre due anni fa: “Tumori della pelle, carcinomi, nome scientifico epiteliomi basocellulari”. Scandisce con calma ogni singola lettera Cristiana Spinetti, 53enne di Elmas. Non è in pericolo di vita, ma deve comunque fare una serie di interventi chirurgici per farsi asportare “i sette carcinomi che mi sono rimasti in varie parti del corpo”. Quattro sono già stati tolti, in due distinti interventi. Poi, tutto cambia: “Avrebbero dovuto darmi il referto della biopsia il ventisei marzo scorso dalla clinica dermatologica del San Giovanni di Dio di Cagliari. Invece, mi hanno telefonato per dirmi che era tutto bloccato per la pandemia del Coronavirus. Ho ricevuto l’esito due settimane fa via email”, racconta la donna. Che era pronta a tornare dai dottori. Ma è cambiato tutto: “Mi hanno detto che non possono programmare l’intervento successivo e che devo controllarmi la ferita. E, inoltre, mi hanno detto che devo riprenotare tutto daccapo, come se fossi una paziente nuova. Cioè, loro hanno le mie cartelle cliniche ma sono costretta a rifare tutta la trafila nonostante sia in lista d’attesa da anni: sono allibita”.

La donna ha, ovviamente, chiesto spiegazioni: “Mi hanno risposto che è tutto legato ai blocchi del Coronavirus, suggerendomi di dire al mio medico di famiglia di farmi un’impegnativa con il carattere d’urgenza per cercare di recuperare un po’ di tempo, ma dovrò comunque rimettermi in lista d’attesa. Per fortuna non sono in pericolo di vita, ma è mai possibile che accadano simili situazioni? Dovrò pure fare una nuova visita, pagando circa 40 euro perchè è in convenzione”.

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