Il caso delle visite dei parenti negli ospedali arriva in consiglio regionale. Sos all'assessore Doria: "“Il diritto di visitare i propri cari all’interno delle strutture ospedaliere e socio sanitarie, per almeno quarantacinque minuti - e con continuità in caso di pazienti fragili - è sancito dalla normativa vigente e da una delibera della Giunta regionale: le strutture che negano questo diritto non stanno rispettando la legge e ciò non deve più accadere”
Aumentano le risorse per le prestazioni in regime convenzionato. In via straordinaria, la Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu ha approvato la variazione dei tetti di spesa per le prestazioni ospedaliere e ambulatoriali erogate dalle strutture private
Negli ospedali isolani fine dell'intramoenia, ma già tantissime persone scelgono di pagare per essere visitate. E, forse, è il segno di una disaffezione verso la sanità pubblica. Giuseppe Salaris, pneumologo: "Pazienti aumentati del 100% negli ultimi due anni, visite da 70 a 100 euro e c'è chi chiede lo sconto". Matteo Antonio Orrù, ortopedico: "Per altri malati dovrei aggiungere giorni che non esistono. Noi medici non siamo ladri solo perchè guadagniamo, basta col populismo, non siamo missionari: una visita parte da 70 euro, molti scelgono il medico con le recensioni online"
Sorpresa? Non più di tanto. Chi lavora negli ospedali boccia l'ordine dell'assessore Nieddu di fermare le visite in intramoenia. Maria Luisa Boi: "Per abbattere le liste d'attesa la Regione ha stanziato fondi, non è colpa nostra se non sono stati spesi". Gianluca Pisano: "È anche un guadagno in meno, da me una prima visita ai reni costa 70 euro e si va anche a 140"
La prima volta a gennaio 2021, la seconda a gennaio 2022. L’obiettivo dichiarato dal presidente Solinas e dai suoi assessori era quello di abbattere le liste d’attesa per recuperare tutti i ritardi dovuti alla pandemia e garantire ai cittadini le prestazioni nei giusti tempi. Ma la decisione di oggi di bloccare le visite private in ospedale certifica che quell’obiettivo non è stato neanche sfiorato
ECCO LE STORIE E LE CIFRE DELLA SANITA' IN CRISI A CAGLIARI-Troppi sei mesi per una visita dermatologica al San Giovanni di Dio, troppe le attese in Oculistica, Endocrinologia, Cardiologia. E poi quello slalom costosissimo tra gli esami: ecografie all'addome a pagamento e con corsia riservata a Cagliari, anche 150 euro. Altrimenti ti tieni ansie e dolori, fastidi e rischi che se hai una malattia, magari progredisca sino a diventare qualche volta fatale: Anche una invalida al cento per cento "costretta" a pagare tutti gli esami
Per ottenere una visita, oggi, a Cagliari, il rischio è di scavallare al 2023, a gennaio. E molti pazienti sono in preda all'ansia. La primaria Laura Atzori: "Se non c'è urgenza non ha senso averne, lì serve un altro tipo di aiuto. Gli specializzandi lavorano ma vengono seguiti, non faccio visite a pagamento perchè si crea un meccanismo troppo pesante. Chi può pagare vada da chi fa questo servizio totalmente a pagamento"
Ha pagato 200 euro, Carlo Melis, 63enne di Assemini, per farsi dire dai medici che avrebbe dovuto trascorrere il resto della vita con un tubo collegato alla vescica: "Sono andato a Rozzano, all'Humanitas: problema risolto con un semplice intervento e niente catetere. Altro che costruire nuovi ospedali, fate funzionare meglio quelli che ci sono". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
Ripristinate appena pochi giorni fa, le visite sono sospese: i pazienti continueranno a stare soli al Policlinico, che ha annunciato oggi la sofferta decisione. E in Sardegna i dati sono peggiori rispetto al resto d'Italia
Il Policlinico si allinea alle disposizioni del governo ma fissa regole ben precise per chi va a trovare i ricoverati. Si potrà entrare solo in due fasce orarie e rigorosamente con il super green pass. Chi non ha la terza dose o è guarito da meno di sei mesi dal Covid dovrà fare un tampone
Dopo i corsi di lingue, le lezioni di tennis e golf per bambini e adulti, tutto rigorosamente a costo zero, i fortunati cittadini di Olbia e Arzachena potranno sottoporsi a screening ed esami senza pagare una lira. Il presidente del Consorzio, Mario Ferraro: “Il nostro supporto concreto per favorire la prevenzione e aiutare economicamente le famiglie”
Tutte le attività ambulatoriali sospese per l’emergenza Covid nelle strutture sanitarie degli ospedali Brotzu e Microcitemico e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari (Policlinico Duilio Casula e Presidio ospedaliero San Giovanni di Dio) ripartiranno dalla prossima settimana
Riavvio dell'attività in presenza nei Consultori familiari della provincia di Oristano: ripartono le visite specialistiche (pediatriche, ginecologiche, ostetriche ecc), i pap test, i corsi di accompagnamento alla nascita, con nuove regole
Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta l’approvazione, da parte della Giunta, delle linee di indirizzo per la riprogrammazione delle attività ambulatoriali, quelle di ricovero ospedaliero programmato e per le attività sociosanitarie sospese durante l'emergenza Covid-19
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