La difficile situazione di circa 50 Cagliaritani, per un’ indotto di oltre 120 persone, che lavorano per le cooperative che erogano servizi per il Comune di Cagliari e si trovano in cassa integrazione da marzo e non hanno ancora visto un euro. La denuncia è di Luca Locci, del sindacato Sgb.
“Così affitti arretrati, bollette dell’acqua e della luce arretrati, piccole finanziarie da pagare. Stiamo parlando prevalentemente di donne over 50 con famiglie da mantenere, la situazione è veramente disperata”, dichiara Locci.
“Dopo oltre 120 giorni senza un euro finisce anche la speranza e subentra la disperazione. Il loro stipendio, per 20 ore settimanali, si aggirava sui 500 euro mensili di media e riuscivano a sbarcare il lunario, adesso non hanno più neanche quello.
Di cassa integrazione non se ne vede e non hanno diritto a sussidi, proprio perché in attesa della cassa integrazione. Naturalmente si sentono abbandonati dalle istituzioni che in questo momento che avrebbe dovuto dare del sostegno a queste persone sono letteralmente speriti.
I lavoratori chiedo, nelle more della normativa, di rientrare a lavoro e tramite l’organizzazione sindacale Sgb( Sindacato Generale di Base), chiederanno un incontro al Sindaco e all’Assessore competente per trovare una risoluzione al problema”.










