Draghi: “Il green pass non è un arbitrio ma la condizione per tenere aperto. Italiani, vaccinatevi”

Il premier illustra in conferenza stampa le misure decise in consiglio dei ministri: dal certificato per entrare in ristoranti e bar al chiuso, ma anche in palestre, piscine e concorsi, ai nuovi parametri per il passaggio delle regioni nelle fasce di colore. Stato di emergenza prorogato fino a dicembre. Stoccata a Salvini: appello a non vaccinarsi è appello a morire


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“Il green pass non è un arbitrio ma una condizione per le aperture. L’economia dell’Italia sta crescendo ma la variante Delta del virus è una minaccia, altri Paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che senza reagire subito quello che vediamo succedere in Francia o Spagna dobbiamo immaginare che possa ripetersi in Italia, in assenza di provvedimenti”. Il premier Mario Draghi, subito dopo il consiglio dei ministri presenta quello che è già stato ribattezzato il green pass all’italiana, ovvero una dose di vaccino o tampone o guarigione dal virus per entrare in ristoranti e bar al chiuso, palestre, piscine, centri termali e benessere, eventi pubblici e spettacoli. E si appella agli italiani: vaccinatevi, e fatelo subito. Poi, la stoccata a Matteo Salvini, suo alleato al governo e nuovo portabandiera delle ragioni dei no vax, con tanto di indicazioni anagrafiche. “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire”, dice seccamente Mario Draghi. Che aggiunge: “Senza green pass saremmo costretti a richiudere tutto, questa è la condizione per poter garantire un’estate tranquilla a chi vuole andare al ristorante o a eventi. Il green pass – aggiunge Draghi – è uno strumento che dà, e non toglie serenità”. Sulla stessa linea il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi. Il green pass, che finora usavamo già per andare a matrimoni o grandi eventi, è necessario per non chiudere”.

Confermato il no, convinto e unanime, alla riapertura delle discoteche: “Saranno risarcite”, assicura Draghi, “ma non ci sono le condizioni per poterle riaprire”.

Fuori dal decreto restano per ora le scuole, i trasporti e il lavoro. “Era un decreto già molto articolato e complicato, questi argomenti li affronteremo la prossima settimana”, annuncia il premier, assicurando – come Speranza – che la scuola è una priorità assoluta per il governo.

Le nuove misure, con il conteggio per i passaggi di fascia di colore fatti anche sull’occupazione dei posti letto negli ospedali, entreranno in vigore dal 6 agosto. I locali che non rispettano le regole, alla terza violazione in giorni diversi, verranno chiusi da uno a 10 giorni. Multe anche per i clienti fuori regola.