Palazzoni grigi e in fase di lenta ristrutturazione che affacciano su uno dei panorami più suggestivi di Cagliari, quello del golfo. Ma riempirsi gli occhi non basta, bisogna anche cercare di poter vivere dignitosamente e garantire un tetto anche ai figli. A una sola, una bimba di quattro anni, nel caso di Erika. Che di anni ne ha 31, e da qualche mese abita, da abusiva, dentro uno degli appartamenti del complesso Del Favero. “Ho saputo che questa casa non era abitata, l’ho occupata sapendo a cosa posso andare incontro, l’ho fatto per mia figlia. Con lei, per tanto tempo, sono stata costretta a dormire in auto, nonostante sia piccola mi faceva tantissime domande”.
Così, presi in fretta e furia oggetti e vestiti, la scelta di “sfondare”. Il Favero è il Bronx? “Io chiudo la porta e sono tranquilla. Qui mi hanno aiutato tutti fin da subito. Chi portandomi acqua, chi dandomi da mangiare, chi permettendo a me e mia figlia di fare una doccia. Sono speciali gli abitanti del Favero, tutti quanti. Area mi ha già spedito la lettera di sfratto. Lo so perfettamente di essere abusiva, ma io da qui non me ne vado, non so dove andare”.