Contro Di Maio e Salvini per il loro “non impegno” per la riforma della scuola. Domenico Cordone, 21 anni, di Cagliari, futuro laureato in Scienze Motorie, stringe la bandiera rossa e, dietro uno degli striscioni del corteo organizzato dal Fronte della gioventù comunista e dall’Uds, protesta: “Le scuole sicure non hanno nulla di sicuro, qui a Cagliari nel 2013 il Dettori ha avuto un crollo strutturale”. E, per il manifestante, vincerebbe la logica “della repressione”, per la proposta di Salvini di piazzare telecamere nelle scuole. “È per favorire i blitz della polizia, ma lo spaccio della droga, una piaga sociale, non si combatte così”.
E come? “Con azioni di sociali e di lotta, la gioventù si deve organizzare. Non basta parlare di liberalizzazione e repressione, ma serve combatterla con la lotta sociale e azioni nei quartieri popolari. I giovani sono le vittime, la droga la fanno girare i padroni”.








