Domani l’addio della Sardegna a Gioele, ucciso a 10 anni da una porta da calcio mentre aspettava il concerto di Fedez

Il tragico destino del piccolo di Olbia, arrivato nella cittadina sassarese sabato scorso per assistere all’esibizione del suo idolo. Una tragica fatalità l’ha strappato alla vita, gettando nella disperazione i genitori: poche ore dopo il dramma, la festa del paese è andata avanti lo stesso, con il concerto che si è tenuto regolarmente. Ma dopo l’atto di accusa da parte di papà Ivan, le polemiche non si placano.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Il suo dolcissimo sguardo ha conquistato il cuore di tutti: l’addio a Gioele Putzu, dieci anni da compiere, figlio unico, ucciso da una porta da calcio che gli è piombata addosso, è fissato per domani pomeriggio, nella chiesa di Sant’Ignazio da Laconi. Sul corpo del piccolo, su disposizione della procura di Sassari, non sarà eseguita l’autopsia, ma stamattina nell’Istituto di medicina legale sarà svolto un esame esterno della salma, che sarà sottoposta anche a una tac per avere ulteriori informazioni sulle cause della morte.
Secondo la ricostruzione della tragedia, su cui indagano i carabinieri della compagnia di Ozieri, il bambino era entrato nel campo di calcio, i cui cancelli erano aperti, per giocare con un aquilone insieme a due amichetti. Nella corsa avrebbe urtato una delle porte mobili da calcetto, di quelle che solitamente si usano durante gli allenamenti. La porta è crollata travolgendo Gioele. I due compagni hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine, il 118 e i vigili del fuoco. I medici per oltre un’ora hanno tentato di tenere in vita il bambino, che è morto sotto gli occhi dei genitori.
Sul web e in paese è scoppiata la polemica perché la tragedia non ha fermato il concerto di Fedez, iniziato poco dopo davanti a migliaia di fan, a pochi metri dal campo dove Gioele aveva appena perso la vita. Un concerto organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per la Beata Vergine del Rimedio e al quale avrebbe dovuto assistere lo stesso Gioele, che da Olbia aveva raggiunto con la famiglia Ozieri proprio per questo motivo.
Fedez ha replicato sui social agli attacchi, dicendo di avere chiesto un minuto di silenzio al suo pubblico prima dell’inizio dell’esibizione, proprio in segno di lutto per la morte del bambino. Ma contro Fedez si è scagliato anche il padre di Gioele, accusandolo di insensibilità e sostenendo che, per rispetto non si sarebbe dovuto esibire: ma doveva essere l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Peralta a intervenire  annullare l’evento in segno di lutto, cosa che il primo cittadino ha detto di non poter fare per ragioni di ordine pubblico. Lo zio del bambino ha invece chiuso le polemiche chiedendo a tutti il silenzio in rispetto del loro dolore. Intanto la procura e i carabinieri indagano per cercare eventuali responsabilità fra chi avrebbe dovuto garantire la custodia e la sicurezza del campo sportivo.


In questo articolo: