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Aveva impedito l’accesso ai cani nei parchi: Comune di Portoscuso ko al Tar. I giudici amministrativi accolgono il ricorso dell’associazione Earth e annullano il divieto di accesso dei cani nelle aree verdi comunali
L’associazione Earth, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza del 28 maggio 2024, adottata dal Comune di Portoscuso nella parte in cui è stato introdotto il divieto di condurre o lasciar vagare cani nei parchi pubblici e nelle aree verdi comunali.
Secondo l’associazione il Comune di Portoscuso ha dichiarato di agire al fine di “tutelare i cittadini in riferimento all’igiene, alla pulizia, al decoro e alla sicurezza delle persone, e in considerazione delle reiterate segnalazioni pervenute in materia di abbandono delle deiezioni solide e liquide dei cani sul suolo pubblico”, ma, denuncia Earth, “nell’imporre un radicale divieto di condurre cani nei parchi e in qualsiasi area verde di proprietà della pubblica amministrazione, avrebbe introdotto delle misure irragionevoli e sproporzionate”
Il Comune di Portoscuso ha anche motivato la decisione con l’incremento degli arrivi dei turisti. Ma i giudici del Tar alla fine hanno bocciato il provvedimento e dato ragione agli ecologisti.
Secondo il Tar la giurisprudenza ha, costantemente affermato che “è illegittima una ordinanza con la quale il sindaco, al fine di tutelare il diritto alla salute e all’igiene pubblica, ha disposto il divieto assoluto di introdurre cani, anche se custoditi, nelle aree destinate a giardini pubblici. Tale ordinanza, infatti, risulta eccessivamente limitativa della libertà di circolazione delle persone ed è comunque posta in violazione dei principi di adeguatezza e proporzionalità dell’azione amministrativa, atteso che lo scopo perseguito dall’Ente locale di mantenere il decoro e l’igiene pubblica è già adeguatamente soddisfatto con lo stesso provvedimento sindacale, nella parte in cui impone agli accompagnatori o custodi di cani di rimuovere le eventuali deiezioni con apposite palette, sacchetti di plastica o qualsiasi altro strumento idoneo predisposte all’uso e di provvedere al loro smaltimento nei rifiuti indifferenziati”. I giudici amministrativi hanno bocciato il provvedimento e i cani potranno così girare liberi nei parchi.