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“Si tratta di un progetto che per 8 mesi ci permetterà di avere una casa in affitto dove portare avanti attività e percorsi vita indipendente che vanno oltre i progetti di autonomia sviluppati durante i vari laboratori di Ogliastra Informa” spiega Laura Ferreli, assistente sociale e coordinatrice di Famiglie Informa.
“La differenza – prosegue Ferreli – sta nel fatto che si lavorerà in un contesto non strutturato: per fare un esempio, nei laboratori di cucina di Ogliastra Informa si lavora per rafforzare le autonomie seguendo un menù, un ricettario ecc; nella casa invece si lavorerà sulle scelte della persona, da cosa cucinare a quando buttare l’immondizia. I desideri e le volontà della persona saranno al centro per un semplice motivo: la vita adulta di una persona è fatta di abilità che possono essere apprese ma ancor più è fatta di scelte; la qualità della vita è differente, migliora quando una persona diventa capace di esprimersi, di scegliere ciò che vuole a partire da come vuole organizzare la propria quotidianità”.
Le persone con disabilità saranno affiancate non solo dall’assistente sociale ma anche da assistenti alla persona e dalla psicologa Paola Ferreli, che svolgerà un lavoro di supporto e supervisione insieme agli operatori, alle famiglie e alle persone con disabilità.
A favore del progetto c’è sicuramente il contesto comunitario: “Ilbono – spiegano – è un paese di poco più di 2mila abitanti dove l’associazione Ogliastra Informa, in questi 14 anni di attività, ha operato attraverso eventi, partecipate di vario tipo e soprattutto permettendo a chiunque volesse (soprattutto giovani liceali) di svolgere attività di volontariato. Questo ha permesso un lento ma fondamentale radicamento dell’associazione e della sua idea di inclusione nella comunità, processo che ha come esito la piena condivisione del progetto di vita indipendente, facilitato dal fatto che nei piccoli centri ci si conosce – e ci si vuole conoscere e coinvolgere – un po’ tutti”.
“Il progetto si chiama Vivere a colori perché vogliamo giungere a un livello di vita della persona con disabilità che sia quanto di più felice e vario possibile, così come può essere vivere a colori” racconta invece Rita Concu, presidente dell’associazione.
“Siamo entusiasti , è un progetto bellissimo, è sempre stato un sogno e ora vederlo diventare realtà ci riempie di gioia ma ci confonde un po’: la paura c’è, ma è più forte la volontà di mettersi in gioco. E poi ci sono i ragazzi: appena messo piede dentro casa erano pronti, sembrava non stessero aspettando altro, non erano smarriti era come se sapessero che il loro percorso doveva passare anche per questo; sono tutti felici, noi come i padroni di casa, per questo, nonostante il finanziamento ci permette solo 8 mesi di affitto, ci siamo posti come obiettivo quello di farlo durare almeno 12 mesi, utilizzando le risorse dell’associazione”.
L’associazione tiene a fare un’importante precisazione: “La casa sarà ovviamente teatro anche di pigiama party e serate molto easy e libere”.
Momenti di puro divertimento e socialità che sono comunque importanti in quanto fanno parte di quelle esperienze di vita che devono essere affrontate, vissute e respirate a pieni polmoni da ogni individuo. Un progetto che mira quindi al potenziamento delle capacità del singolo, all’alleggerimento del carico assistenziale della famiglia e allo sviluppo di nuove abilità e nuove conoscenze tipiche della vita adulta della persona.