“In quest’anno che si avvia alla fine, nel solo comune di Cagliari hanno perso la vita sulla strada otto persone persone e due nel comune di Quartu Sant’Elena”. A fornire l’elenco completo delle vittime della strada è Michele Vacca, referente per la Sardegna dell’associazione Utp (Utenti trasporto pubblico). La prima croce a febbraio, col piccolo Daniele Ulver travolto sul passeggino in via Cadello da uno scooterista pirata. Dodici giorni più tardi un automobilista colto da infarto è morto in viale Trieste schiantandosi contro un albero, il 19 aprile è stata travolta sulle strisce in via Puglia suor Giuseppina Derudas, tre vittime il sei agosto (un motociclista nel Lungosaline, un pedone travolto da un bus in viale Diaz e un altro centauro centrato da un’auto e finito contro un guard rail), il quindici settembre un altro pedone travolto da un’auto pirata in via Is Mirrionis, l’otto novembre un’anziana vittima di un tamponamento senza cintura di sicurezza sull’Asse Mediano e l’ultima croce ieri, quindici dicembre 2022, il ciclista e cuoco Giuseppe Incani travolto da un’auto in viale Marconi. “Diversi di questi incidenti mortali, più quelli con solo feriti, sono avvenuti nelle ore notturne, quando non essendoci mezzi pubblici si è costretti a mettersi in macchina stanchi oppure ad arrangiarsi in monopattino o in bici, come l’ultima vittima. Tra Cagliari e hinterland circolano centinaia di persone che non hanno mai preso la patente o a cui l’hanno revocata, molti guidano senza assicurazione, altri ancora escono in macchina sapendo che durante la serata eccederanno in alcool o stupefacenti. Le Forze dell’ordine fanno ciò che possono, ma i veicoli in circolazione la notte sono troppi e le possibilità di esser fermati e controllati sono troppo poche”, denuncia Vacca.
“Fermo restando la necessità di realizzare le ciclabili in viale Marconi, istituire un servizio di bus notturni deve essere una priorità e il Ctm da più di 3 anni ha pronto il progetto per un servizio che costerebbe circa un milione di euro annui, ovvero 83mila euro al mese, che per le casse di un Comune non è un costo elevato. I vantaggi per la sanità, il turismo e per le aziende che avrebbero meno personale in infortunio a seguito di incidente sarebbero enormi”. E i soldi ci sarebbero già: “La polizia Locale di Cagliari ha lavorato molto bene e per il 2022 è previsto che il Comune incassi più di 8 milioni di euro con le sole sanzioni al codice della strada. Il Comune di Quartu non ha raggiunto quelle cifre, ma ci sono state delle entrate. Sarebbe opportuno che i Comuni di Cagliari e Quartu destinassero parte di questi incassi per finanziare il servizio dei bus notturni, per concreti potenziamenti del servizio nel periodo prenatalizio, ed il servizio estivo, in modo che le corse per il mare non vengano fatte a scapito dei lavoratori e di tutte le altre persone che ogni estate si trovano a sopportare estenuanti attese sotto il sole”.













