L’animalista Enrico Rizzi torna a parlare della Sardegna e questa volta interviene su uno dei temi più caldi delle ultime settimane, la dermatite bovina. Con un post social molto duro, Rizzi prende posizione sulla delicata vicenda.
“Gli allevatori sardi in queste ore mi scrivono e mi chiedono di difendere le loro mucche che a breve verranno uccise, su decisione dell’Autorità, perché colpite da una malattia”, scrive Rizzi. “Poverini, sono dispiaciuti per i loro animali che se uccisi dalle autorità non frutteranno ovviamente denaro. Invece senza il virus infettivo, le mucche tra le vostre mani sarebbero morte di vecchiaia, vero?”, puntualizza con amara ironia.
“Scordatevi il mio sostegno”, affonda senza esitare l’animalista. “Se una mucca muore perché uccisa dentro il vostro allevamento o all’interno di un mattatoio, per me non fa differenza. E non fa differenza neanche al povero animale.”
E conclude: “Quando comincerete a capire che nel Terzo Millennio non c’è più spazio per gli allevamenti di animali e che le vostre aziende vanno riconvertite, magari commerciando #carnevegetal stampata in #3D come questa, di altissima qualità, allora potremmo (forse) riparlarne”












